Scritto da La Giuria composta da alunni di 4AL e 4BL
il 26 Novembre 2019.
Motivazione della GIURIA del Premio Malvinas per l’assegnazione del PRIMO PREMIO al film
Cicatrizarte di Enrique Arroyo Schroeder - Messico - 2018 - 78 min.
Uno dei valori che caratterizzano il premio Malvinas è quello di promuovere la convivenza civile e la risoluzione dei conflitti senza ricorrere alla violenza.
Vogliamo dunque assegnare il premio Malvinas a Cicatrizarte perché è il film che secondo noi meglio rappresenta questi valori, proponendo in alternativa alla protesta violenta o ai conflitti, l’arte ed il progetto “Manos Manchadas”.
Scritto da Elisa D'Angelo, classe 5AL
il 25 Novembre 2019.
“Koyaanisqatsi” è un film del 1982 diretto da Godfrey Reggio.
Non presenta una trama ma è costituito da una successione di filmati accompagnati dalle musiche di Philip Glass, che svolgono un ruolo fondamentale in quanto contribuiscono a far suscitare particolari emozioni che variano nel corso del film, quali, ad esempio, ansia e angoscia, ma anche meraviglia e stupore. Il tema è il sublime della natura distrutto dall'impatto dell'uomo e della sua vita sregolata (come suggerisce il titolo del film che, nel linguaggio degli Hopi, un'antichissima tribù dell'Arizona, sta a significare “vita senza equilibrio”).
Scritto da Nadia Boujgda, classe 5AL
il 25 Novembre 2019.
Nel 1982 il regista Alan Parker realizza un film scritto dal musicista Roger Waters che, oltre ad essere interessante dal punto di vista musicale, soprattutto per i fan più fedeli dei Pink Floyd, è in grado anche di analizzare perfettamente le differenti barriere che ci vengono imposte fin da quando siamo i piccoli, attraverso una serie di immagini forti, crude, schiette, montate con un ritmo incalzante, in un primo momento apparentemente prive di logica. Progressivamente, però, lo spettatore comprende di essere dentro il flusso di pensieri e ricordi della mente di Pink, il protagonista di questa storia profondamente autobiografica. Il film quindi è costruito come un’opera surrealista che procede per “automatismi psichici puri”, secondo la definizione di A. Breton, fondatore del movimento.