Pensieri di vita
Scritto da Una prof. il 28 Giugno 2012.
E’ da molto che desidero scrivere sul LogBelli, ma la timidezza mi ha sempre portato a rimandare il momento giusto. Adesso l’ho trovato, grazie a quell’«angelo anonimo» (che credo di conoscere), che racconta in modo così semplice e pulito il bello che puoi trovare anche in ospedale; il positivo di certi luoghi evitati solo anche con il pensiero, per paura di qualcosa che non si conosce bene e che non vogliamo neanche conoscere.
La mia esperienza in un luogo simile è cominciata quest’anno a Portogruaro come volontaria in Hospice.
L’Hospice è un luogo dove il tempo scorre in modo diverso da quello a cui siamo abituati e dove i sentimenti che si provano sono così puri e forti che si riscopre il senso più profondo dell’essere persone. In quest’oasi di serenità i malati oncologici in fase terminale vengono aiutati ed accompagnati amorevolmente sia dai propri cari, che da fantastici operatori sanitari specializzati anche nella cura del dolore.
Ho sempre provato un’ attrazione fatale nei confronti del volontariato ed eccomi qui ad intraprendere un percorso, certo non facile, di crescita personale e di arricchimento interiore.
All’inizio non sapevo cosa fare, ero spaventata dall’idea di trovarmi in un luogo di sofferenza e temevo di non sapere cosa dire; in più vedere gli effetti della malattia nel corpo mi turbava… Ma poi mi sono fatta coraggio pensando che le malattie dell’anima sono peggiori, specialmente quando scegliamo di viverle, mentre quelle oncologiche non le sceglie nessuno e così ho deciso che non mi andava di evitare ancora il discorso! Potevo scegliere di far finta di niente, oppure potevo cominciare a condividere un pezzo di strada con loro.
Condividere un pezzo di strada con l’ammalato oncologico dà senso al ruolo del volontario.
Il risultato è che sono felice, anche se non capirò mai tanti perché della vita che costantemente affiorano nella mia mente di fronte alla malattia.
Amo la vita come mai prima e il senso di essa lo trovo nel condividere le gioie e i dolori, le vittorie e le sconfitte, il fascino e il vigore del corpo, unito alla sua fragilità e decadenza. Sto imparando a capire che il senso di una vera felicità sta nel custodire e curare gelosamente tutti gli aspetti positivi che la vita offre e sto imparando anche ad evitare di essere infelice per ciò che non ho.