Progetti e attività

Stage linguistique en France (7-14 mai 2011)

Scritto da Diego Nosella, 3AL il 23 Giugno 2011.

Picasso, La joie de vivre
Una settimana in Costa Azzurra.
Quest’anno, nella settimana dal sette al quattordici maggio, sono stato protagonista, insieme ad altri dieci compagni della classe 3AL del liceo linguistico “M.Belli” e alle due docenti di francese e di tedesco, di una fantastica e divertente esperienza di stage in Francia, precisamente a Cannes.
Siamo partiti in treno dalla stazione di Portogruaro il sette maggio alle ore 10:40 e siamo arrivati a destinazione alle ore 21:00 circa. Alla stazione di Cannes siamo stati affidati alle famiglie ospitanti, come pure le due insegnanti.
Il mio compagno Davide ed io abbiamo trovato ad attenderci una giovane coppia senza figli che ci ha accompagnati in macchina a casa loro, nella periferia di Cannes.
La mattina seguente, dopo aver deposto tutti i bagagli e aver riposato la stanchezza del viaggio, siamo andati a vedere la scuola che, essendo domenica, era chiusa; successivamente abbiamo raggiunto la stazione di Cannes dove tutto il gruppo si era dato appuntamento per andare a visitare Grasse, la città dei profumi. Se in questo momento chiudo gli occhi, mi risalgono alla mente ancora quelle fantastiche fragranze che ti penetravano nel naso non appena varcavi la porta d’uscita del treno!
La mattina dopo, alle nove, ci siamo ritrovati tutti davanti a scuola, dove, fino alle ore 12:30, per i rimanenti giorni, ci siamo esercitati in lingua francese insieme ad una docente di madrelingua, conversando sulle caratteristiche geocentriche della Francia e su vari argomenti di attualità.
Abbiamo invece trascorso i pomeriggi a visitare luoghi caratteristici ed interessanti del territorio. Ad esempio abbiamo visitato Cannes, famosa in Italia ed in tutto il mondo per il suo festival del cinema, che proprio in quei giorni si stava svolgendo. Lì abbiamo avuto modo di veder scendere, davanti al palazzo del cinema, attori ed attrici famose, come ad esempio Nanni Moretti, seguito da tutto il cast del film “Habemus papam” con il quale sperava di portare a casa un premio che purtroppo non è giunto, e Tilda Swinton, famosissima tra i giovani per aver recitato nelle “Cronache di Narnia”.
Passeggiare lungo la Croisette, insieme ad i miei amici, mi ha dato l’impressione di trovarmi in un mondo di “privilegiati”, appartenenti in gran parte a quello Star System a cui tutti noi ambiremmo appartenere per poi magari scoprire che in realtà non è niente di speciale.
Successivamente abbiamo visto Antibes, il principato di Monaco, Nizza, Cagnes-sur-Mer, paese legato alla vita di Renoir, approfondendo così la nostra conoscenza della Francia e delle sue bellezze naturali ed artistiche specie per quanto riguarda l’arte. Ad Antibes, a Nizza e a Cagnes-sur-Mer abbiamo visitato rispettivamente il museo di Pablo Picasso , di Marc Chagall e di Renoir. Tra le straordinarie opere di questi tre geni della pittura sono stato in particolar modo colpito dalle opere di Ricasso, in quanto testimoniano il periodo felice del pittore ad Antibes, esprimendone la gioia di vivere come è possibile vedere nel quadro intitolato appunto “La joie de vivre” che è quello che mi ha maggiormente colpito.
Per me, ancora una volta, lo stage all’estero ha rappresentato veramente una bella esperienza, da diversi punti di vista. Ho approfondito, e per alcuni aspetti migliorato, la mia conoscenza e il mio rapporto con i compagni e con gli insegnanti scoprendo, soprattutto per quanto riguarda le due professoresse di lingua, aspetti piacevoli che all’interno dell’aula scolastica, nel rapporto insegnante - alunno, non avevo mai avuto modo di vedere ed apprezzare.
Ho esercitato, seppur per tempo limitato, l’uso della lingua francese, superando in parte le difficoltà che incontro normalmente quando uso le lingue straniere che studio.
Sono stato catturato dalla varietà di pensiero, costumi e comportamenti, avendo anche a volte la sensazione di ritrovarmi non in un posto della Francia ma in un paese del mondo unito.
Ho visto ed imparato cose che non conoscevo e che hanno contribuito ad accrescere le mie conoscenze sulla Francia e sui Francesi; esse mi hanno fatto capire che, in un certo senso, la persona francese ha uno stile di vita diverso dal nostro, senza troppo peso sulle spalle, senza paura di fare brutta figura e senza porsi problemi sulle azioni abitudinari; uno stile di vita che definirei “più libero”.
Nell’apprezzare l’accoglienza e la cordialità della coppia che mi ha ospitato, ho potuto riflettere su quanto sia importante aprire le porte di casa nostra a persone che non conosciamo, per dare e darci la possibilità di confronto e di condivisione e quindi di crescita continua.
Non era la prima volta che mi trovavo ospite in una famiglia straniera, ma anche in questa occasione ho portato a casa qualcosa di nuovo e di diverso.
Mi auguro di poter continuare ad avere negli anni futuri tante altre opportunità di questo tipo!

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