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Riflessioni sul libro "Wonder"

Scritto da Vari il 26 Gennaio 2020.

Riflessioni sul libro
"Per me, io sono solo io. Un ragazzo come tutti gli altri. Ma, se proprio vogliono darmi una medaglia perché sono me stesso, a me sta bene" August Pullman
 
Ho deciso di scegliere questa frase perché secondo me fa capire quanto “essere noi stessi” possa sembrare una cosa banale e scontata, al contrario di quello che secondo me è. Spesso, o in alcuni casi sempre, noi non siamo noi stessi per difesa o perché non vogliamo o perché non riusciamo; portiamo delle maschere che nascondono o comunque modificano, anche solo minimamente, ciò che realmente siamo.
Questa frase mi ha fatto riflettere su quanto valore ha il premio ricevuto dal piccolo Auggie, perché gli è stata riconosciuta tutta la forza e il coraggio che ha dimostrato nel voler essere se stesso, nel voler far capire agli altri che lui, di diverso, in fondo, non aveva niente. Vuole farci capire che tutti siamo diversi a modo nostro, in qualcosa, ma dobbiamo riuscire ad essere noi stessi, perché solo così potremo riuscire a essere felici e a trovare qualcuno che voglia essere felice con noi.
  Lucrezia Galvagna 
 

“E metto la maschera. Posso andarmene in giro mascherato come tutti gli altri e nessuno pensa che io sia strano. Nessuno si prende quel secondo per guardarmi. Nessuno mi nota. Nessuno mi conosce.”
 
Ho scelto questa frase del libro, perché in un certo senso mi ritrovo in August. Perché anche a me piacerebbe che nessuno pensasse che io sia strana, che nessuno mi guardasse. A volte desidero un mondo con tutte le persone uguali, cosi nessuno può giudicare l’altro per la forma fisica, per l’abbigliamento, per la compagnia che ha. Io, fino a poco tempo fa, parlavo poco con le persone, solo per paura di risultare diversa, ma con l’aiuto di mia mamma e dei miei amici sono riuscita ad aprirmi di più, a far conoscere agli altri la vera me, quella che solo la mia famiglia vedeva. Se non si fosse capito dalle righe prima, io sono una ragazza molto timida e riservata, che sta sulle sue, infatti una cosa che non mi piace è ritrovarmi un sacco di occhi rivolti verso di me che mi fissano, come August quando in classe deve rispondere alle domande dei compagni. Io credo che questo libro faccia riflettere su cose attuali, perché al giorno d’oggi tutti giudicano. Solo che dovremmo imparare ad accettare le persone cosi come sono: tutti siamo diversi ed è questo il bello dell’essere umano. Io, grazie a questo libro, ho capito l’importanza dell’essere diversi dagli altri, di avere degli amici che ti sostengono, una famiglia che ti ama, ma soprattutto l’importanza di essere se stessi, di non nascondersi dietro ad una maschera ma farsi valere per ciò che si è.
  Denise Segato 
 
 
"August è il sole, io, mamma e papà siamo i pianeti che ruotano intorno al sole".
 
Questa riflessione della sorella di August, Via, mi ha fatto pensare che molte persone, a causa di una malattia o di altre situazioni, devono rinunciare alla presenza dei genitori. Questa è un po' la situazione che sto vivendo io da un paio di mesi: i miei genitori sono spesso concentrati sulle cure di mia sorella e quindi a volte mi devo arrangiare da sola a occuparmi di me stessa. Ad aggravare la situazione credo sia il periodo in cui tutto è successo, perché con l' inizio della scuola nuova avrei avuto bisogno di calma, di incoraggiamento e non di sentirmi ancora peggio.
La lettura di questo libro mi ha senz'altro aiutata a vedere la mia situazione sotto occhi diversi perché, sei io fossi stata August la situazione che sto vivendo adesso mi sembrerebbe una sciocchezza. Quindi ho imparato a non farmi prendere dalla tristezza o dall'ansia, ma piuttosto a farmi forza, sapendo che. anche se in questo momento anche se i miei genitori non ci sono per me al 100% non smetteranno di volermi bene e di preoccuparsi per me.
  Emma Segafreddo 
 

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