Quando un coro non è solo musica
Scritto da Angelica Caiafa, 3 AS il 24 Maggio 2010.
Ciao a tutti i ragazzi dell’Istituto Marco Belli!
Il mio nome è Angelica e sono una studentessa della 3^AS della nostra scuola. Quella che state per leggere non è una banale testimonianza come potrà sembrare, ma è la bellissima esperienza che ho vissuto in prima persona durante questo anno scolastico. Ad ottobre, infatti, ho deciso di far parte del “Belli Gospel Choir”, il coro del nostro Istituto.
Ricordo ancora il primo giorno in cui ho cominciato a frequentare le prove del coro: ero un po’ intimorita, come del resto lo sono tutti di fronte a qualcosa di nuovo e sconosciuto, ma sono bastati solo alcuni minuti perché mi sentissi parte di una grande famiglia, unita da un’unica passione: la musica.
Da subito sono rimasta particolarmente colpita dalla bravura e dalla passione coinvolgente di Alessandro Pozzetto e Rudy Fantin; entrambi trasmettono energia, emozioni e soprattutto felicità e la cosa più stupefacente è che queste sensazioni si sono mantenute intatte durante tutte le prove dell’anno “canoro”.
Le lezioni si intervallavano tra battute di Rudy ed Alessandro e le nuove canzoni da imparare, che diventavano poi un ritornello continuo nella mia testa, durante tutta la settimana.
Con il passare del tempo, quell’ora e mezza dedicata al coro è diventata non solo uno svago, ma anche un momento in cui gettavo sulla voce la stanchezza e i problemi della vita quotidiana. Partecipando agli incontri del nostro coro, ho inoltre conosciuto delle nuove amiche e ho capito che, grazie a quelle ore passate insieme, ci siamo unite sempre di più.
Con questa esperienza, ho anche acquisito maggiore fiducia in me stessa. Fino a quando non si affrontano le proprie paure, non si riuscirà mai ad avere la libertà che ognuno di noi desidera. Così io, grazie al coro, ho avuto la possibilità di trovare dentro di me maggiore coraggio.
Con il coro ho partecipato a due concerti: uno ad Udine, per raccogliere dei fondi a scopo benefico, e poi allo spettacolo annuale, presso il teatro “Luigi Russolo” di Portogruaro.
Essendo un po’ insicura, temevo di sbagliare e confesso che, salita sul palco, sentivo il peso della tensione. Non si riusciva a vedere il pubblico, ma, nonostante ciò, avvertivo che avevamo tantissimi occhi puntati addosso. Tuttavia, in entrambi i casi si è presentata la vera “magia” del nostro coro: qualche sguardo fiducioso di Alessandro e Rudy, le voci di tutti noi coristi e l’entusiasmo del pubblico sono bastati per farmi gioire di ciò che stavo facendo e così è stato più facile lasciarmi andare e trasmettere ciò che stavo provando: pura felicità.
Ecco dunque com’è stata questa mia esperienza: un insieme di emozioni forti e di momenti speciali che rimarranno inossidabili nei miei ricordi.