La mia esperienza di teatro
Scritto da Luca Pallara, 3AA il 13 Maggio 2016.

Da novembre, il mercoledì, frequento il corso di teatro.
Mi è stato proposto dalla scuola e ho deciso di partecipare per provare una nuova esperienza.
L’ attività di teatro inizia alle ore quattordici e finisce alle sedici, si svolge presso la palestra dell’istituto “Luzzatto”. Vengo accompagnato dai miei genitori e, quando arrivo, trovo Alessandro, l’educatore, che mi aspetta. Sono già lì anche gli altri istruttori. Uno si chiama Stefano, è un attore che ha realizzato vari film in tv, è di statura media, simpatico, snello, ha i capelli grigi, parla tanto e fa battute divertenti. L’altra operatrice si chiama Martina, è giovane, ha i capelli neri, portamento dritto e voce allegra.
Altri studenti con cui faccio teatro sono Alex, un ragazzo simpatico, Ludovica, di statura media e piuttosto silenziosa, Edoardo, alto, simpatico e sorridente e, infine, c‘è Samuel, capelli neri e sempre allegro.
Quando arrivo, mentre gli operatori preparano, noi ragazzi giochiamo a calcio. Quando è tutto pronto iniziamo le attività. All’ inizio facciamo diversi tipi di corsa e i due istruttori ci dicono le varie velocità. Si fa anche finta di giocare a calcio con una palla immaginaria. Poi si prepara lo spettacolo con le battute e i movimenti. Io devo dire:” Vorrei che ci fossero solo persone oneste e che non ci siano persone ignoranti che se ne approfittano dei più deboli”, nel frattempo devo fare l’aeroplano.

La parte che mi piace di meno è quando si sta seduti per preparare le scene da fare perché, mettendomi seduto, mi si informicolano le gambe.
Rifarei il corso di teatro eliminando lo spettacolo finale perché mi fa paura l’idea di rimanere a bocca aperta non sapendo quando tocca a me e parlare avendo davanti tante persone che mi guardano.