Progetti e attività

Attiva-mente Territoriale

Scritto da Renato Rosito il 25 Novembre 2013.

UN PROGETTO DEI GIOVANI CHE SI ISPIRA ALL' ALTRA ECONOMIA  PER VALORIZZARE IL TERRITORIO.
Grazie al finanziamento della Regione del Veneto, l'Istituto “Marco Belli” partecipa al progetto dal titolo “Attiva-mente Territoriale, cittadinanza attiva giovanile per lo sviluppo inclusivo, sostenibile, intelligente” . E' un progetto in collaborazione fra l'Istituto, il Comune di Quarto d'Altino, la Cooperativa Sociale Qualità, l'Associazione culturale La Carta di Altino e nasce dalla proposta di un gruppo giovanile.
1-attivamente
Una decina di giovani, fra i 18 e i 30 anni di età e di varia professionalità, hanno deciso, infatti, di valorizzare il proprio territorio ispirandosi ai valori dell' altra economia, il modello  economico che propone, al posto della centralità del profitto, uno sviluppo fondato sulle relazioni sane e non competitive, sulla cooperazione, sulla creazione di bene comune. È una idea di economia fondata sui principi di giustizia sociale, solidarietà, tutela dell’ambiente.
Questi giovani, divisi in due gruppi di lavoro, operano nelle aree di Altino e di Portogruaro. Mentre ad Altino lavorano prevalentemente alla promozione dell'area archeologica costruendo materiali per realizzare una mostra, a Portogruaro, assieme ai docenti del “Belli”, collaborano con quattro classi dell'Istituto per gli stage formativi curricolari dell'anno scolastico 2013-14.
La sezione portogruarese del progetto prevede che due classi, 4BEe 4CE, si occupino di produzioni video ed altre due, 4AEe 4DE, di ricerca sociale. Ciò è possibile grazie alle competenze professionali dei giovani ideatori del progetto, che sono appunto esperti in questi campi.
In questo modo, attraverso due percorsi distinti, la video-ricerca e la ricerca-sociale, le quattro classi coinvolte realizzeranno dei prodotti che hanno lo scopo di far emergere e valorizzare aspetti importanti del territorio portogruarese che una fruizione turistica concentrata esclusivamente sugli arenili trascura. L'entroterra, infatti, è ricco di centri storici, di valori paesaggistici, di aree archeologiche, di beni culturali, di proposte enogastronomiche che si possono far conoscere attraverso lo slow tourism.
Scrive Giada, ex studentessa del Belli, psicologa e responsabile della ricerca sociale, legata al progetto: “Il turismo slow è una modalità di viaggiare che si concentra sul tipico, sul particolare. Si distanzia dalle abituali offerte turistiche per scoprire la vera anima dei luoghi, del caratteristico, del locale. Percorsi che non sono visitabili dalle strade a scorrimento veloce, località, aree che sono raggiungibili con mezzi di trasporto diversi dall’automobile, con un risparmio di benzina e un guadagno in salute, propria e dell’ambiente. Attraverso la (ri)scoperta di luoghi e sapori si ricerca un benessere individuale, fisico mentale e spirituale. Lontano dalla folla, dalla fretta.”
2-attivamente
Il progetto dà un ruolo significativo agli studenti delle quattro classi del “Belli” perché sono loro a decidere dove e come operare, quali ambienti valorizzare, quali materiali produrre. Sono loro a progettarli e a realizzarli e, nel mentre, imparano a ideare e a produrre video e ad applicare sul campo gli strumenti della ricerca sociale che studiano a scuola. E' un buon contributo per lo sviluppo dei  loro curricoli.
Pur lavorando su aspetti diversi del progetto, le quattro classi del “Belli” portano avanti un lavoro unitario attraverso il confronto e lo scambio di materiali e di informazioni.
Le fasi del lavoro si suddividono in:
* attività preliminari a scuola di illustrazione del progetto, di organizzazione dei gruppi di lavoro e di acquisizione delle competenze di base da parte delle classi coinvolte (fondamenti e strumenti del linguaggio video, strumenti della ricerca sociale);
* individuazione delle aree di interesse archeologico, paesaggistico, culturale ed eno-gastronomico raggiungibili a piedi e in bici per la creazione di percorsi turistici slow;
* individuazione del campione per la ricerca sociale, preparazione dei questionari e somministrazione, raccolta dati, rielaborazione e valutazione dei risultati;
* ideazione e produzione dei video, durante la quale gli studenti si dividono in gruppi più piccoli al fine di analizzare con maggior precisione il territorio, così da individuare i modi migliori per presentarlo e promuoverlo;
I dati raccolti ed i video prodotti verranno poi organizzati e a mano a mano inseriti in questa sezione del nostro sito.

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