Incontri e riflessioni

Un sole in mezzo al buio

Scritto da D.P.E. il 31 Marzo 2010.

Davide Mattiello parla agitato, gesticolando nervoso e ripetendo più volte gli stessi ampi movimenti di mani e braccia. Si capisce che "Libera", associazione antimafie, fa ormai parte della sua vita; è forte il desiderio di raccontare la sua esperienza e di essere ascoltato.
Racconta la sua storia dal principio, in una periferia malfamata di una grande città, portata al degrado più totale dalla chiusura dell'unica struttura che ancora rendeva civile quel posto: una scuola.
Questa, come racconta Mattiello, si trovava in una posizione centrale della zona, era un sole in mezzo al buio. Questo sole si trasformò invece in un buco nero: la scuola, una volta chiusa, fu presa all'assalto da quei parassiti che sono gli spacciatori, portatori di un male che è la droga.
Ciò che all’epoca si propose Mattiello, figlio di quella città che è Torino, era di sconfiggere questo male come un guerriero, barricandosi in quella struttura come un soldato in trincea, per combattere il nemico nel modo migliore, attaccandolo cioè dall'interno.
Parla con foga dei vari attacchi subiti, di quei giorni difficili in cui per il bene ha rischiato grosso; quel bene che poi ha vinto, cacciando il male da quella zona e trasformando la struttura in un centro di recupero per gente in difficoltà.
Ora Mattiello tenta di rendere ciò che ha fatto nella sua città, una realtà anche per il resto del territorio italiano.
Per questo da anni collabora con "Libera", portando avanti quel progetto di "liberazione" dell'Italia dal groviglio di male che è la mafia.

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