Pensando al suicidio di Carolina...
Scritto da Redazione il 22 Gennaio 2013.
"Riserva alla tua vita reale i tuoi sentimenti, la tua intimità, le tue vere amicizie!"
Sono le parole di mia mamma. Le parole di una mamma come tutte le altre: preoccupata e consapevole dei rischi dei social network, spesso usati per far emergere i lati peggiori, più riservati e, a volte, anche fraintesi, di adolescenti che sono vittime di altri adolescenti. Vittime, tutte, a mio parere, dell'uso irresponsabile dei social network.
Le chiacchiere che si creano nella rete senza sensibilità per i sentimenti della gente possono essere causa di un pianto, di una depressione, di un suicidio, anche.
All'inizio di gennaio una vita se n'é andata. La giovane che si è suicidata a Novara forse pensava che non avrebbe avuto più senso vivere, perché ormai il mondo sapeva già tutto di lei, o così credeva, dopo quella sciocca foto scattata durante una festa e postata su facebook, così che la vedesse il mondo intero.
Il suicidio di Carolina è un duro colpo per suoi i genitori, per gli amici, i conoscenti, i coetanei e per tutti noi. Occorre riflettere.
Penso che quasi tutti quelli che bazzicano nei social network non hanno una vera e propria vita reale basata sull'affetto di un abbraccio, una stretta di mano, uno sguardo o un bacio.
E' questo che vogliamo? Vivere una vita finta? Vogliamo davvero dipendere dal giudizio di alcune persone, postato su facebook?
In classe abbiamo parlato di Carolina, di come stiamo davanti al computer, del senso dell'amicizia; dei nostri errori e del nostro desiderio di confrontarci con gli adulti. Abbiamo capito che un uso irresponsabile dei social network può avere delle conseguenze infauste, e che è bene saperlo.