Incontri e riflessioni

Ogni giorno è il primo

Scritto da Commissati Sofia Elena, Classe 1BU il 09 Febbraio 2020.

Ogni giorno è il primo
Dopo la visione del film “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, ho proposto agli studenti di scegliere una o più frasi tratte dal romanzo e/o dal film omonimo e di scrivere un libero commento. Gli studenti potevano essere concordi o meno con quanto espresso, associare alla frase situazioni e ricordi personali. Di seguito la frase scelta e il commento di Commissati Sofia Elena della classe 1BU.
Prof.ssa G.Bellomo
 
“Quando cominci a vivere davvero, quando la vita nuota dentro il nostro amore rosso, ogni giorno è il primo giorno, ogni giorno è l’inizio di una nuova vita. Anche se quel giorno è il primo giorno di scuola.”
Non trovo frase che mi rappresenti meglio.
Ormai ho chiuso quel capitolo della mia vita però per ora posso fare un’eccezione.
Anno 2017, settembre.
Inizia la scuola ma mai mi sarei immaginata che sarebbe finito così.
Passano i giorni, le settimane, i mesi e mi rendo conto di vedere le persone grigie, con sorrisi grigi e cuori così scuri da essere neri.
O forse quella grigia sono io, sono io che non riesco a godermi più la vita, a vederci le cose belle o a apprezzare le mie qualità.
Inizio a pensare che nessuno possa volermi bene, se non lo faccio io perché dovrebbero farlo gli altri?
E rendermi conto che gli altri sono così colorati mi rende nera di rabbia, nera non rossa.
Con il tempo mi faccio corazza delle mie insicurezze, delle paure, dei problemi. Mi chiudo nell’ombra e mi lascio logorare dalla negatività. Dentro di me sento un grande vuoto e sento sempre di più di far parte di esso.
Non ne parlo con nessuno, non so neanch’io dare un nome a tutto questo. Forse non averlo fatto è stata una conseguenza a non averci mai davvero riflettuto sopra ma dall’essermi lasciata trasportare dalle emozioni.
Passano i mesi, le settimane, i giorni e proprio uno di questi mi guardo allo specchio.
Occhi rossi, gonfi.
Sguardo vuoto e cuore debole.
Non so neanche più cos’è un sorriso.
Dentro di me tocco il fondo, urlo internamente.
Odio me stessa e odio ancora di più non riuscire a cambiare. Mille pensieri mi pervadono, mi perdo in quel assordante silenzio finché mi rendo conto di non star più vivendo.
Che senso ha far scorrere il tempo senza viverlo?
Che senso ha stare male per qualcosa che tra un po’ di tempo sarà solo un ricordo?
Se qualcosa ci preoccupa e c’è una soluzione, perché preoccuparsi?
Se non c’è una soluzione, perché preoccuparsi?
“no, non sarà per sempre così, so di essere più forte!”
Questo penso e da lì… comincio a vivere.
E quando cominci a vivere davvero, ogni giorno è il primo, ogni giorno è il primo di una nuova vita.
Così inizio a uscire dal mio guscio, mi lascio ricolorare dalla luce del sole.
Inizio a godermi ogni attimo, far tesoro di ogni sorriso, parola o occasione che la vita mi offre. Apprezzo le piccole cose, la semplicità di esse e diventano la mia più grande arma.
Penso che la felicità la si possa vedere in ogni cosa. Penso che ovunque ci sia del bello, basta saperlo trovare. Ogni essere umano vuole essere felice ma prima di esserlo dovrebbe partire da capire cosa lo rende tale.
Se mi guardo ora non vedo nulla della “me” di due anni fa. Vedo ora la fierezza di poter dire “ce l’ho fatta, sono io, in pace e felice.”
Ora sorrido, sempre.
Desidero portare amore e positività a chi ne ha bisogno. Circondarmi di persone è diventata una cosa essenziale. Attraverso loro esprimo me stessa e attraverso loro vedo quello che sono diventata.
Anno 2018, settembre.
Vivo davvero, ogni giorno.
Anche se è il primo giorno di scuola.
 
 
 

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