Incontri e riflessioni

Non vedo l’ora di partire

Scritto da Anonimo, Classe 1BU il 01 Febbraio 2020.

Ritengo che il viaggio di piacere e di vacanza sia una delle esperienze più belle che si possano fare.
Io e la mia famiglia abbiamo sempre viaggiato molto, visitando molti luoghi, sia in Italia che all’estero.
Negli anni, ho imparato che un viaggio va “preparato”, per poi viverlo appieno e ricavare da esso ogni possibile vantaggio; io mi documento ogni volta sfogliando assieme a mia sorella una guida turistica, per costruire giorno dopo giorno un itinerario; mi diverto a “selezionare” le città che vorrei visitare, perché purtroppo non è mai possibile vedere ogni cosa. Nelle guide inoltre scopro in anticipo quali sono le usanze, le feste, i costumi tradizionali e il cibo in uso nei luoghi in cui andrò.
Questa “preparazione” è ormai una specie di rito per noi, che ci diverte e ci fa immergere ancor prima di partire nel luogo che visiteremo.
Penso che il viaggio sia un arricchimento. Ci porta a conoscere nuove realtà, a confrontarci con esse e ad aprire i nostri orizzonti, perciò le nostre menti. Le valigie al ritorno sono più piene di quando si parte, e non solo di souvenir e acquisti, ma di ricordi che volta dopo volta si fermano nell’anima e ci cambiano come persone.
Purtroppo non tutti i viaggi sono così piacevoli, l’attualità ogni giorno ci mostra realtà orribili, che riguardano esseri umani per i quali il viaggio è una speranza: la più grande: quella di trovare pace e un nuovo mondo dove poter vivere e lavorare per un futuro sereno.
L’ultimo viaggio che ho fatto è stato nel nostro meraviglioso Salento, quest’estate. Ogni tanto chiudo gli occhi e mi sento ancora immersa in quell’atmosfera. Mi sento avvolgere dall’afa e rivedo i colori, inconfondibili, di quella terra: il rosso delle zolle così aride, il blu di quel cielo sempre limpido e il verde delle sterminate distese di ulivi. E mi torna in mente l’azzurro cristallino dell’acqua, così limpida e avvolgente. Che meraviglia! Quante belle città, che meravigliosi monumenti! E poi il cibo. che scorpacciate di dolci tipici e focacce!
Ancora sento le risate e la cadenza del parlare di quelle persone speciali, dal carattere aperto, sempre disponibili e accoglienti.
E dai ricordi reali parto spesso con un altro tipo di viaggio… quello della fantasia! E mi ritrovo a fantasticare sul prossimo viaggio. Dove vorrei andare? Cosa mi piacerebbe visitare?
Non vedo l’ora di partire!
 
 

Ti potrebbero interessare