Lettera a un bracconiere
Scritto da Elisa D'Angelo, Classe 5AL il 15 Marzo 2020.

Sono una ragazza di diciotto anni, sto ancora studiando, e la mia testa è ogni giorno colma di mille domande sul mondo in cui sto vivendo. Ce n'è una in particolare, però, che mi sorge ogni giorno, non appena leggo notizie su voi bracconieri, che uccidete animali a vostro piacimento, senza rispettare le regole. Ne vale davvero la pena?
Non vi vergognate? Che cosa vi spinge a premere quel grilletto? I soldi? Vorreste davvero far crescere i vostri figli con l'idea che uccidere per denaro o per il gusto di farlo è giusto? Perché anche le vite degli animali contano, non solo le nostre, degli umani che hanno distrutto questa terra e continuano a farlo.
E quando riguardate le foto, mentre posavate davanti al cadavere di un animale, vi sentite forti? Potenti? Fieri?
sappiate che, invece, vedere quelle foto, a me, come a molti altri, fa piangere. Fa piangere, sì, perché diamo valore alla terra sulla quale camminiamo e agli animali che la condividono con noi, e perché uccidere non è mai giusto.
Tutto quello che vi chiedo è di riflettere, di pensare se vale davvero la pena uccidere degli esseri indifesi fino a portarli all'estinzione, e spero che, riflettendo, magari riusciate a mettere via il fucile e a smettere questa attività illegale e immorale. A smettere per il bene del nostro pianeta e anche del vostro cuore, se è rimasta ancora un po' di umanità in voi...
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