La paura dell'opinione altrui
Scritto da Morano Emma, classe 1AL il 30 Gennaio 2020.

Siamo tutti diversi, nessuno di noi ha personalità uguali ma nessuno di noi lo ammette perché abbiamo troppa paura del giudizio degli altri. Nessuno di noi vuole essere escluso da un gruppo e per questo spesso ci ostiniamo a fare bella figura ma questo comporta anche non mostrare il vero “noi”, infatti un’opinione diversa da quella della massa può essere determinante per l’emarginazione sociale.
L’essere accettati fa parte dei nostri bisogni fondamentali perché ci permette di acquisire sicurezza. Degli studi hanno dimostrato che il bisogno di inglobamento nella bolla sociale fa parte del nostro patrimonio genetico, che si mostrava sin dal paleolitico, quando appartenere ad un gruppo significava sopravvivere dai predatori e da un ambiente ostile. Difatti secondo i principi della psicologia evoluzionista sono le nostre paure ed emozioni ad alimentare le nostre insicurezze e quindi il bisogno di essere accettati.
Gli esseri umani tendono a ricercare attenzioni e stima per non essere allontanati e proprio in questo contesto si è sviluppata un'altra grande insicurezza: la paura di parlare in pubblico. Oggigiorno le persone non si dicono più a quattrocchi quello che pensano, preferiscono nascondersi dietro ad un display ed esprimere quello che pensano con una faccina che ride o che piange, e questa è l’ennesima prova di come anche la tecnologia influenza il nostro modo di essere e di relazionarci con il mondo. Forse senza la tecnologia e tutto quello a cui si lega, come gli influencer che dettano le regole sulla moda, soprattutto i giovani sarebbero più spensierati e non si farebbero più molti problemi. Ognuno ha il proprio modo di essere, di vestire e di approcciare con il mondo e sono proprio le persone che non si adeguano alla massa che raggiungono altri bisogni fondamentali che però non tutti riescono a raggiungere come la sicurezza in se stessi, la realizzazione di se stessi e l’identificazione nella società. Tutte queste ansie di non piacere alla gente ci stanno solo rovinando, l’uniformità è noiosa, la diversità invece è divertente, ci rende unici. Non dovremmo avere paura dell’opinione altrui perché anche se la propria fosse diversa non rovinerebbe un rapporto creatosi con una persona se questa ci tiene davvero. E anche se fosse? Avremmo un amico in meno ma questo è un bene se lui non era sincero.
Dovremmo guardarci allo specchio e vedere chi siamo ed essere i primi ad accettarci in modo da mostrarci e permettere anche agli altri di conoscerci davvero, ma se gli altri non sono capaci di accettare il vero “noi” non ne vale la pena. Tutte le insicurezze che abbiamo sono determinate dalla non accettazione di noi stessi, ci vediamo con mille difetti anche se molti di questi non esistono. Li abbiamo creati solo perché qualcuno là fuori se li è inventati e la “para” di non essere accettati porta anche a gravi malattie come la bulimia e l’anoressia.
Non dobbiamo interpretare un personaggio solo per piacere alla gente, non dobbiamo cambiare noi stessi, dobbiamo mostrare quello che realmente siamo e dire quello che realmente pensiamo perché la società che abbiamo creato è fasulla, non c’è nulla di vero ma noi non possiamo permettere che cambi anche il nostro modo di essere solo per farne parte. L’essere unici ci permette di fare esperienze uniche, esperienze che moltissime persone non sono in grado di fare a causa di gravi malattie ed io penso che dovremmo farle almeno per loro. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno.
Io non voglio essere ricordata come una delle tante persone che si è adattata alla massa, io voglio essere ricordata dalle persone che mi hanno accettata per come sono davvero, che mi hanno ascoltata quando avevo qualcosa da dire, anche la cosa più insignificante loro l’anno ascoltata ed io sono felice di dire l’ho pensata con la mia testa e nessuno me la potrà mai portar via.
Non dobbiamo interpretare un personaggio solo per piacere alla gente, non dobbiamo cambiare noi stessi, dobbiamo mostrare quello che realmente siamo e dire quello che realmente pensiamo perché la società che abbiamo creato è fasulla, non c’è nulla di vero ma noi non possiamo permettere che cambi anche il nostro modo di essere solo per farne parte. L’essere unici ci permette di fare esperienze uniche, esperienze che moltissime persone non sono in grado di fare a causa di gravi malattie ed io penso che dovremmo farle almeno per loro. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno.
Io non voglio essere ricordata come una delle tante persone che si è adattata alla massa, io voglio essere ricordata dalle persone che mi hanno accettata per come sono davvero, che mi hanno ascoltata quando avevo qualcosa da dire, anche la cosa più insignificante loro l’anno ascoltata ed io sono felice di dire l’ho pensata con la mia testa e nessuno me la potrà mai portar via.
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