Incontri e riflessioni

Io non sono gli altri

Scritto da Anonimo, Classe 1BU il 30 Gennaio 2020.

Dal mio punto di vista, credo ci siano due tipi di persone: le persone che hanno un obiettivo nella vita, e le persone che invece della vita non sanno che farsene.
Io, sinceramente, non so a quale delle due fazioni appartengo; a volte mi sento particolarmente ispirato e determinato verso un obiettivo, mentre altre volte sento di star perdendo solo tempo e di buttare la mia vita in vacca.

Comunque, per me si può capire di quale fazione è una persona solo parlandoci: se la persona è sicura di quello che dice e non ha paura di aprir bocca allora è della prima tipologia, se invece si sente insicura e parlando si contraddice, allora è del secondo gruppo.
In ogni caso per me non è sempre detto che essere sicuri e determinati sia un vantaggio perché sì, non si hanno preoccupazioni e si può vivere una vita tranquilla, ma se alla fine non riesci a fare tutto quello che ti eri prefissato?
La delusione sarebbe grandissima.
Al contrario, le persone del secondo gruppo non avranno molte soddisfazioni, ma neanche fallimenti, insomma, non puoi fallire se non hai un obiettivo.
Durante il mio percorso di vita, però, la mia idea sugli altri è cambiata svariate volte.
In prima media, quando gli altri per me erano un pericolo, le persone sicure le ritenevo incredibilmente stupide, persone che avevano l'unico obiettivo di essere superiori e di scalare classifiche che si inventavano loro.
Il fatto che io considerassi gli altri stupidi mi faceva sentire un genio, mi sentivo superiore perché la pensavo diversamente dagli altri e ciò mi distingueva. O almeno così era per me, invece per tutti gli altri io ero solo uno sfigato come tanti, che non contava niente e non rientrava nelle loro “classifiche”.
Ed io ciò lo trovavo incredibilmente ingiusto.
Adesso il mio punto di vista è cambiato, forse perché vivo in una realtà differente da quella di tre anni fa, trovandomi ora con altre persone, ma soprattutto in questo periodo non riesco a differenziare le persone.
Molte persone che conosco sembra non abbiano un'identità, che dipendano da un gruppo e che non abbiano bisogno di distinguersi dagli altri, anche se forse ne avrebbero bisogno.
Sì perché per me, una persona “figa” non è il leader di un gruppo, ma colui che va contro tutto e tutti vivendo la sua vita non facendosi influenzare dalle persone e dalle mode.
Non so se definirmi così.
Ci sono molte persone che non so cosa pensino di me, ma spesso la gente mi dice che sono strano o diverso, e sono contento quando ciò accade.
 
 

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