Incontri e riflessioni

Diario di una neostudentessa

Scritto da Caterina il 23 Ottobre 2012.

Diario di una neostudentessa
22/09/2012
Caro diario,
è da molto tempo che non ti scrivo, anche perché gli ultimi dieci giorni sono stati veramente intensi: ho iniziato le superiori!
E’ stato molto bello, anche se i primi giorni mi sentivo un po’ frastornata. Ero abituata ad un altro tipo di scuola, ad altri ritmi e adesso non è facile adattarsi a tutte queste novità che arrivano così, una dietro l’altra, stravolgendo tutto ciò a cui ero abituata.
E’ stato come un salto nel vuoto in cui si sa bene ciò che ci si lascia alle spalle, mentre ciò che ci aspetta è ancora oscuro, come avvolto nella nebbia: tutto da scoprire, momento per momento. 
Nelle giornate precedenti l’inizio dell’anno scolastico, tutti mi chiedevano se fossi contenta di iniziare un nuovo percorso; io rispondevo dicendo le solite cose banali: “Non vedo l’ora”, “Andrà tutto bene”, e molte altre cose di questo tipo. Molto spesso però diciamo solo le cose che gli altri si aspettano da noi e non ciò che pensiamo veramente. Ecco, sinceramente, tutto ciò che dicevo in quei momenti non rispecchiava per niente i miei pensieri. Non erano quelle le frasi che esternavano il mio stato d’animo di quei giorni. Credevo che sarebbe stato tutto troppo difficile e troppo grande per essere affrontato. Avevo paura. Paura di non essere all’altezza, paura di non essere accettata e di non inserirmi nel gruppo.
E’ incredibile, ma mi succede ogni volta. Sì, ogni volta che devo cambiare scuola vengo assalita da una serie di timori e di paure che mi impediscono di essere serena come dovrei.
Quel fatidico dodici settembre, quelle paure non c’erano più. Si erano dissolte nei sorrisi, nell’emozione e nell’ansia di quegli attimi. Me la ricordo bene quella mattina! Mi misi vicino all’entrata e cominciai a guardarmi intorno. Vedevo i sorrisi di chi si ritrovava a scuola dopo l’estate, le bici che arrivavano veloci e le facce un po’ tristi di chi, in fondo, avrebbe voluto essere a casa a dormire. Poi arrivai in classe e provai una sensazione strana: intorno a me era tutto nuovo, grande, sconosciuto. Mi sentivo confusa, ma molto felice. Dopo poco, l’insegnante iniziò a fare l’appello ed io guardai bene tutte le persone che mi circondavano: erano i miei nuovi compagni. Da quel momento tutto andò bene e tra noi cominciarono a crearsi un’atmosfera amichevole e una bella complicità: quella di un gruppo che si sta conoscendo a poco a poco e che sta diventando sempre più solido.
Da allora è iniziato un percorso importante: cinque lunghi anni! Adesso sembrano tanti, ma se li passeremo bene, forse venire a scuola sarà anche divertente!
(Devo dire che inizialmente ero un po’ tentennante sul fatto di dovermi spostare, prendere il treno, svegliarmi presto… ma adesso mi accorgo di aver fatto la scelta giusta).
Sono consapevole dell’importanza del cammino che ho intrapreso e sono determinata a prenderlo sul serio: sto costruendo il mio futuro e non posso, non voglio sbagliare!
Grazie, come sempre, per avermi “ascoltato”. A presto.

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