Incontri e riflessioni

CCG (Consiglio Comunale dei Giovani) - Atto Primo: impressioni

Scritto da Maria Vittoria Zanin, 3DS il 10 Marzo 2011.

Molte sono le critiche che sono state rivolte da alunni e professori all’incontro organizzato dal Comune di Portogruaro allo scopo di illustrare a tutti gli studenti delle scuole superiori il progetto di un “Consiglio comunale dei  giovani”.
Si tratta della prima proposta che coinvolge tutti gli Istituti e tutte le classi, dalla prima  alla quinta, e che avrebbe dovuto avere la finalità di avvicinare i giovani al mondo della politica.
A chi, come me, abita vicino a Portogruaro, quest’iniziativa era già nota; per tutti gli altri, intendo gli studenti non residenti, l’incontro doveva rappresentare un’occasione per divulgare il progetto e per riscuotere interesse, consensi e partecipazione.
Erano presenti l’Assessore alle Politiche Giovanili Irina Drigo e un educatore dello “Spaziosamente giovani”, centro di ritrovo giovanile, sovvenzionato dal Comune.
Premetto di essere interessata alla politica e di aver quindi trovato molto stuzzicante la possibilità di poter avere un primo approccio a questa realtà.
Tuttavia, le cose sono andate diversamente da come mi aspettavo. Infatti, alla spiegazione del progetto è stata dedicata solo una piccola parte del tempo a disposizione, lasciando invece molto spazio ad argomenti non rilevanti per la buona riuscita dell’incontro.
Inoltre, quello che più mi ha colpito, e che ha lasciato molti di noi ragazzi alquanto perplessi, è stato il linguaggio utilizzato sia dall’Assessore che dall’educatore, linguaggio che, sebbene simile a quello giovanile, non è però affatto adeguato al contesto scolastico.
Il loro intento era probabilmente quello di riuscire a comunicare al meglio con noi ragazzi, rendendosi simpatici; tuttavia io ritengo che servirsi del nostro gergo non sia stato per nulla efficace. Una cosa è infatti se siamo noi ad usarlo, e tra di noi; una cosa è quando invece lo utilizzano gli adulti, per giunta educatori, o comunque persone ritenute importanti nel nostro contesto sociale!
Inutile aggiungere che l’intento di stimolare l’ interesse dei giovani ad un progetto innovativo non è riuscito, in quanto il messaggio che è passato era quello sbagliato.
Ciò che è rimasto impresso sono state le battute e le allusioni piuttosto volgari e banali, non di certo l’idea di partenza.
Io, che ero fortemente interessata e motivata nei confronti del progetto, speravo che l’incontro mi aiutasse a far luce su aspetti di cui non ero a conoscenza; tuttavia sono rimasta molto delusa, poiché le figure preposte a questo compito si sono limitate ad esporre, nei venti minuti effettivamente dedicati ad illustrare il progetto, cose che già sapevo, peraltro facilmente intuibili da tutti, senza il bisogno che intervenissero loro a spiegarcele.
In sostanza, posso davvero affermare che la finalità del progetto è passata in secondo piano; prova ne è che nessuno, o quasi, dei ragazzi con cui mi sono confrontata, ha realmente capito il motivo di quell’incontro.

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