Incontri e riflessioni

Alchimia

Scritto da Selena Galasso il 29 Marzo 2010.

A zuccherosa, pastosa, è una solitaria colazione davanti alla finestra, in una mattina d’estate soleggiata e calma.
E una corsa sull’asfalto bagnato, odoroso, sotto la pioggia battente, tra le fusa dei motori delle macchine, col loro gusto di benzina, buono e un po’ amaro sul palato.
I frusciante, tra le lenzuola fresche ed invitanti quando non ti vuoi alzare e pian piano ti svegli fra i colori e i rumori familiari di casa.
O è l’apertura all’infinito, è lo sconforto che ti prende in certi momenti, è il momento di riflessione quando accade ciò che non ti sai spiegare, è il vuoto dei grandi perché.
È cupa e cangiante allo stesso tempo, tendente all’ambra, a volte, come un caffè scosso nella sua tazzina.
U paffuta, il viso roseo, liscio e un po’ gonfio di un bambino; senza dirti niente ti dà la ragione di tutto, perché in quel momento lei c’è e questo è tutto ciò che ti serve, non c’è più altro da aggiungere.

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