Incontri e riflessioni

A quando la prova di evacuazione?

Scritto da Beatrice Samassa, 3BL il 07 Maggio 2011.

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“Sento odore di bruciato”. Si alza e si affaccia alla finestra. “Non vedo niente fuori…”, dice la professoressa con aria perplessa.
Mi guardo intorno. I miei compagni paiono tranquilli. L’atmosfera è calma.
Sono le ultime due ore di giovedì, giovedì 5 Maggio. Le ore di storia e di letteratura, che però ci fanno riflettere su questo “odore” che si è infilato dalle finestre socchiuse della nostra classe al primo piano e ha fatto spaventare per un momento la nostra professoressa.
Non ha tutti i torti, penso tra me, mentre lei va avanti con la spiegazione. E’ il 5 maggio ed ancora non è stata effettuata la prova di evacuazione. 
E se quell’odore fosse stato il segnale di un incendio dentro la scuola e non di un po’ di fumo che arrivava chissà da dove, ci ha lambito le narici e per qualche istante ci ha messi in allerta?!
Penso alle prove fatte negli anni precedenti. Quasi tutte alla fine dell’anno scolastico. Assurdo! Eppure ci vuole così poco perché scoppi un incendio!
E noi? Noi che siamo in terza un pochino ricordiamo come dobbiamo scendere le scale (la famosa “fila indiana”…) e quali scale dobbiamo scendere; ma chi si trova per il primo anno in questo Istituto? Cosa dovrebbe fare?
Ricordo che diversi mesi fa è arrivata una circolare con delle indicazioni… Una circolare, poi più nulla. Sono certa che noi recupereremmo, in caso di necessità, qualche ricordo delle simulazioni degli anni scorsi, ma gli studenti di prima?! Certo in classe hanno degli insegnanti e i docenti sicuramente saranno preparati ed avranno delle indicazioni più precise delle nostre, ma per evacuare con tempismo una scuola così grande bisogna che TUTTI sappiano cosa fare e dove andare, non solo gli insegnanti!
Mentre mi pongo questi interrogativi, penso a com’è il “Belli”: quasi un labirinto… Me ne rendo conto ogni volta che cerco di spiegare ai miei dove devono recarsi per i ricevimenti generali.
Insomma: trovo che sia quasi una presa in giro fare (se la faremo!) la prova d’evacuazione a metà o a fine maggio (quando, tra l’altro, molte classi si trovano all’estero a fare lo stage!); un modo per dire: “Bene, anche questa è fatta!”. Un modulo come un altro da compilare, che, tra tanti, anche quest’anno si potrà dire che è stato compilato.
E invece no: non è questione di carte, di firme, di timbri! Ci sono di mezzo alunni, professori, personale ata, preside, vicepreside, mamme e papà in Istituto per i ricevimenti… Un numero elevatissimo di persone. Se questa “prova” serve a garantire la sicurezza di tutti coloro che frequentano questo Istituto, perché non viene effettuate all’inizio dell’anno? Perché non è ancora stata effettuata?

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