Scritto da Alice ‘Luce’ Rocco
il 04 Novembre 2020.
Il mio nome è Alice e vi scrivo dopo dieci anni dalla mia maturità al “Belli”. Ne è passata di acqua sotto i ponti dall'ultima volta che ho mi sono fatta sentire in queste pagine digitali. Ho ritrovato scorrendo fra i vari post un mio pensiero, in cui raccontavo delle mie prime esperienze universitarie. In questo intervallo di tempo ho collezionato due lauree e attualmente frequento il secondo semestre di un nuovo percorso universitario. Ora mi trovo però in Germania e il mio corso di studi si chiama “Bildung und Erziehung”. In poche parole studio la pedagogia sociale. Ora vi chiederete "e come mai ci tieni a specificarlo?" Bè un motivo c'è e ora ve lo racconto.
Scritto da Redazione
il 13 Ottobre 2020.
GRANDI SOGNI, GRANDI TRAGUARDI PER I NOSTRI STUDENTI
Domenica 04 ottobre 2020 a Villa Revedin, Gorgo al Monticano, in occasione dell'apertura dell'anno Lionistico è stato consegnato il Premio Livenza 2020 alla dottoressa Giulia Prosdocimo.
Il Premio Livenza è un riconoscimento che viene dato ogni anno dal Lions Club a persone o Enti che sono particolarmente distinti nel loro campo lavorativo o benefico e che fanno onore al territorio mottense.
Quest'anno il Lions Club di Motta di Livenza lo ha dedicato a questa illustre ricercatrice nata e cresciuta a Motta di Livenza, trasferita poi a Portogruaro dove ha frequentato il liceo linguistico Marco Belli e, succesivamente a Trieste, dove ha conseguito a pieni voti sia la laurea triennale in Biotecnologie, che la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche. A Trieste ha anche conseguito il dottorato, presso l'istituto di ricerca internazionale ICGEB (International Center for Genetic Engineering and Biotechnology), sotto la guida del Professor Mauro Giacca. Il focus delle ricerche del laboratorio e del suo lavoro di dottorato, è la rigenerazione del cuore dopo l'infarto.
Scritto da Elena Rossi, classe 5CU
il 13 Maggio 2020.
Cari studenti e cari professori,
sono Elena Rossi della classe 5CU. Scrivo questo articolo per condividere con tutti voi la mia esperienza, perché voglio che chi sta vivendo una situazione simile alla mia non si senta solo e, al tempo stesso, voglio che chi è sereno in questo periodo possa rendersi conto che non è così per tutti.
Premetto che ora la situazione sta migliorando, ma fino a qualche settimana fa mi sembrava di vivere un incubo. Un incubo che non è ancora finito.
Scritto da Sara Franzin, classe 5BL
il 01 Maggio 2020.
Non lo so che ore sono, solo vedo un piccolo spiraglio di luce. É una luce calda, riesco a percepire il profumo delicato di quelle rose appena sbocciate.
Scritto da Studenti
il 22 Aprile 2020.
Si studia, si legge, si impara. Noi stavamo lavorando su Catullo e sulla sua complicata relazione con Lesbia. Una riflessione tira l’altra e la domanda che è arrivata spontanea è stata: Come sto?
A cui poi si è aggiunto: Come mi sento in questo periodo di isolamento forzato? Come sto vivendo la lontananza dalle persone che, oltre ai miei famigliari, considero più care, come la persona di cui sono innamorato/a o gli amici più intimi? In che modo vivo la relazione in questa dimensione spazio-temporale non conforme, deformata rispetto al mio precedente quotidiano? Mi sta solo togliendo qualcosa o sta dando valore aggiunto e senso ad aspetti della vita che non avevo considerato?
…e le voci si sono levate.
Grazie a tutti quelli che hanno condiviso il loro sentire e hanno permesso di pubblicare i loro intimi pensieri nel giornalino d’istituto.
Grazie a quelli che avranno la pazienza di leggere e potranno riconoscersi sicuramente in queste riflessioni.
Buon proseguimento a tutti.
prof.ssa Monica Imperatore
La mia quarantena è molto particolare. In questo periodo mi trovo in una situazione che mai avrei pensato. Non sono come tutti, in questi giorni: io non ho tutta la mia famiglia a casa, infatti mio papà è malato di leucemia cronica quindi ha le difese immunitarie molto basse.